L’energia rinnovabile più utilizzata che presenta un minore impatto ambientale è quella solare, che diventa fonte energetica sempre disponibile e gratuita per gli impianti fotovoltaici.
In Italia questo tipo di energia viene utilizzata da tempo sia per uso privato sia per le aziende e viene impiegata per la produzione di energia elettrica. In base a quanto raccolto dal “Rapporto statistico fotovoltaico GSE 2021”, nel nostro Paese gli impianti di questo tipo sono più di 1 milione (+44,8% rispetto al 2020), per una potenza complessiva pari a 22.594 MW e una taglia media pari a 22.2kW.
Lombardia (più di 160mila) e Veneto (quasi 150mila) sono le Regioni in cui c’è la maggior concentrazione, in Puglia c’è invece il primato di potenza installata, pari al 13% del totale nazionale.
Tra i vantaggi riconosciuti all'impiantistica fotovoltaica c’è il fatto che l’energia venga prodotta senza che vi sia alcuna immissione di sostanze nocive nell’atmosfera e viene ricavata da una fonte, il sole, che è contraddistinta da un potenziale di erogazione infinito.
Gli impianti fotovoltaici si compongono di sostanzialmente due elementi, i pannelli che catturano l'energia solare e producono energia elettrica continua e gli inverter che consentono di trasformare l'energia elettrica da continua ad alternata in modo da consentire di utilizzarla nelle nostre case/uffici.
Buone le notizie anche dal punto di vista dei costi, considerato il minore impatto sugli importi riportati in bolletta, non essendo più necessario acquistare tutta l'energia elettrica dall’utilizzo di fonti tradizionali quali petrolio e gas.
Da considerare alcune criticità che possono essere facilmente superate ossia la limitazione di potenza dei pannelli solari con relativa necessità di installazione di sistemi integrativi di accumulo; l’energia solare è fonte di energia “non programmabile” soggetta alle variazioni delle stagioni; i sensibili costi di installazione, vengono ammortizzati in un periodo di tempo di circa 6/10 anni. (relativamente breve se si considera che un impianto fotovoltaico ha una vita media di circa 25 anni)
Chiaramente, l’entità dei vantaggi e degli svantaggi varia a seconda della tipologia di impianto fotovoltaico adottato e delle spese affrontate. In particolare, oggi le due tipologie di impiatti più diffusi sono, quelli connessi alla rete elettrica nazionale (on-grid) e quelli autonomi (“a isola”).
Gli impianti fotovoltaici on-grid sono i più diffusi, solitamente installati sul tetto di immobili quando si trovano in area urbana, sono collegati alla rete elettrica nazionale e, in caso di contatore bidirezionale, offrono la possibilità all’utente di “immettere” nella stessa eventuale energia prodotta in eccesso, passando per il contatore del distributore che ne calcolerà il valore come credito energetico. Il massimo che può essere esaurito è il 100% della quantità di energia consumata. In Italia chi ha un impianto fotovoltaico può usufruire del cosiddetto “scambio sul posto” ovvero un sistema che permette di avere dei crediti da parte del gestore energetico quando si immette in rete elettricità autoprodotta e non consumata.
Questi crediti vengono utilizzati per acquistare energia elettrica durante la notte, quando l’impianto fotovoltaico non genera elettricità. Da tener presente che il valore economico dell’energia immensa in rete è calcolato come due volte inferiore rispetto al costo di quella acquistata tramite rete nazionale.
L’impianto fotovoltaico stand alone o “a isola” è diffuso quando l’immobile è sprovvisto di allaccio alla rete nazionale o quando si vuole ottimizzare l’autoconsumo. L’energia prodotta dal campo fotovoltaico va a servire le utenze attive nell’abitazione e l’energia restante viene immagazzinata in batterie di accumulo fino a completa carica; l’eventuale energia residua viene persa e dissipata in calore.
Noi di Fervo, individuiamo soluzioni ad hoc per venire incontro alle esigenze finanziarie della tua azienda, studiando anche un piano economico di rientro dall’investimento che non prevede esborsi iniziali importanti.
Questa distinzione aiuta a comprendere una regola fondamentale relativa all’adozione di un impianto fotovoltaico: ogni azienda ha delle precise esigenze ed è importante che riesca a individuare l’impianto più adatto alle sue caratteristiche.
Inutile e dispendioso dotarsi di un impianto troppo potente, che produca una quantità superiore di energia rispetto a quella richiesta. Inutile e poco pratico, ovviamente, anche adottare un sistema non sufficiente a soddisfare le richieste produttive e di gestione dell’azienda.
Importante è valutare la potenza in kW più adatta per la propria azienda. In linea di massima, una potenza fino ai 20 kW viene ritenuta adatta per attività di piccole dimensioni come negozi, piccoli capannoni, serre. Dai 20 ai 50kW sono perfetti per attività di media dimensione, come ristoranti, agriturismi, aziende agricole e imprese che richiedono un certo fabbisogno di energia, mentre tra 100 e 200 kW rientra nel fabbisogno energetico di aziende di grandi dimensioni, alberghi, capannoni particolarmente estesi e grandi magazzini.
I nostri consulenti possono fare una valutazione delle tue esigenze e suggerire quale impianto fotovoltaico è più adatto alle tue esigenze.
In Italia l’utilizzo del fotovoltaico gode di una buona serie di incentivi dedicati alle imprese, resi ancor più incisivi nell’arco del 2022, a seguito della crisi energetica in atto e delle difficoltà sorte a seguito della complicata situazione politica internazionale.
Quelli che riguardano le cosiddette comunità energetiche, cioè la possibilità di far parte di una pluralità di soggetti che condividono produzione, distribuzione e consumo di energia. Della comunità energetica possono far parte sia soggetti che producono energia attraverso impianti fotovoltaici sia semplici consumatori che non possiedono impianti di questo tipo e perciò l’acquistano dai primi. I vantaggi economici previsti consistono in incentivi cumulabili con quelli già previsti per promuovere l’utilizzo di sistemi di accumulo e nella restituzione di alcune voci in bolletta.
Il Piano Nazionale di Transizione 4.0 – che aggiorna le disposizioni inserite nella Legge di bilancio 2020 – prevede inoltre tre principali incentivi:
Fonte: Rapporto statistico fotovoltaico GSE 2021 e Teknoring, il portale delle professioni tecniche